Climate change hot topic degli ultimi tempi, le persone finalmente si stanno sensibilizzando e muovendo per contribuire alla salvagudia del pianeta.
Ma in quanti parlano di biodiversità e della sua repentina estinzione?
Argomento sovrastato da quello del climate change, eppure lo supera per gravità ed urgenza, in quanto la distruzione degli ecosistemi continua a ritmi incessanti e mai visti.
Ma a cosa ci riferiamo quando parliamo di biodiversità?
Parliamo della varietà degli esseri viventi che popolano la Terra, e si misura a livello di geni, specie, popolazioni ed ecosistemi.
Da i batteri agli insetti, ne fanno parte animali di qualsiasi tipo, anche le verdure fanno parte della biodiversità! E quante specie esistono di ogni categoria!
Inoltre, quando parliamo di biodiversità parliamo anche di noi.
Ne facciamo parte anche noi esseri umani e a nostra volta la sfruttiamo. Anche più del dovuto.
Un altro aspetto molto importante della biodiversità è il grande numero di ecosistemi esistenti sul nostro pianeta, come deserti, foreste, montagne, laghi, fiumi, territori coltivati… In ogni ecosistema, gli organismi viventi, formano una “comunità” ed interagiscono tra di loro e con gli elementi che li circondano.
Gli esperti sostengono che l’estinzione di una specie o di un ecosistema sia una cosa normale in natura, infatti quando scompare una specie ne interviene un altra, tutto nella norma se non fosse che il ritmo di estinzione delle specie si è alzato tantissimo creando così uno squilibrio.
Attualmente le estinzioni procedono al ritmo di un numero compreso tra 10 e 690 specie per settimana.
Il cambiamento climatico, il sovrasfruttamento delle risorse ci ha condotto a questo punto.
Un recente rapporto ONU descrive la situazione attuale come la più grande estinzione di massa mai sperimentata, infatti una specie su otto è a rischio estinzione.
Secondo lo studio fra le principali cause di questa catastrofe c’è il cambiamento climatico provocato dall’uomo. Le emissioni di gas stanno aumentando causando un aumento delle temperature medie globali di 1°C, mentre il livello del mare è aumentato da 16 a 21 centimetri dal 1900.
Cosa comporta questo per l’essere umano?
L’estinzione, anche per noi.
“Stiamo consumando le basi stesse delle nostre economie, i nostri mezzi di sussistenza, la sicurezza alimentare, la salute e la qualità della vita in tutto il mondo”,
così dichiara Robert Watson, a capo dell’Ipbes (intergovernmental science policy platform on biodiversity and ecosystem).
Tutto influirà sulla vita di tutti i giorni
E allora perchè se ne parla così poco? Rimane così difficile sviluppare una sensibilizzazione a tutto tondo senza dover dare la priorità ad un tema piuttosto che ad un altro?
Sfruttiamo da sempre queste risorse, abbiamo il dovere di tutelarle, ognuno di noi dovrebbe prendersi la responsabilità ed agire in favore delle specie. Moltissimi paesi consumano più di quanto i loro ecosistemi siano in grado di produrre. Per questo abbiamo bisogno di modelli di vita più sostenibili.
Evitare il peggio ponendo fine allo sfruttamento intensivo degli ecosistemi per le attività umane.
Secondo gli scenziati infatti possiamo migliorare la sostenibilità dell’agricoltura progettando il territorio in modo da garantire la produzione di cibo, ma anche il sostentamento delle specie che vivono sul terreno.
Tra gli altri suggerimenti degli esperti, c’è la revisione delle catene alimentari e la riduzione dei rifiuti alimentari.
Per quanto riguarda gli oceani, il rapporto raccomanda quote di pesca efficaci, aree marine protette e una riduzione dell’inquinamento che passa dalla terra al mare.
Nel nostro piccolo come possiamo cominciare a dare il nostro contributo con semplici gesti e abitudini quotidiane? Ad esempi possiamo consumare prodotti di stagione, frutta e verdura in abbondanza e carne in minor quantità, non sprecare l’acqua e prestare attenzione agli sprechi energetici.
Piccoli gesti che a lungo andare e se fatti da molte persone possono fare davvero la differenza.
Il 22 maggio è stata istituita dall’ONU la giornata mondiale della biodiversità, in modo da sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema messo in secondo piano.
L’essere umano sta prosciugando tutte le risorse a disposizione, purtroppo non sarà possibile recuperare ciò che abbiamo distrutto e perso, ma possiamo ancora fare tanto per ciò che rimane, ma è necessario farlo subito, per il nostro futuro e quello di tutto il pianeta.
E tu cosa stai facendo per combattere il climate change? Investi nel tuo futuro.