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Cos’è il Lending Crowdfunding e come investire

Lending Crowdfunding: cos’è, come funziona il P2P lending

Il lending crowdfunding, o P2P lending, è una delle forme più dinamiche di finanziamento alternativo nate con la digitalizzazione della finanza.
Si tratta di una modalità di prestito peer-to-peer in cui privati o imprese possono finanziarsi direttamente tra loro, senza passare dalle banche, grazie a piattaforme online che mettono in contatto chi offre e chi richiede capitale.

Negli ultimi anni, complice la riduzione dei rendimenti dei depositi tradizionali e la difficoltà di accesso al credito per molte PMI, il lending crowdfunding si è affermato come un vero motore d’innovazione finanziaria, capace di coniugare rendimento, tecnologia e impatto economico.

Cos’è il Lending Crowdfunding: definizione e significato

È una forma di finanziamento collettivo basata sul prestito, in cui più investitori prestano somme di denaro a privati o imprese in cerca di liquidità, ricevendo in cambio il rimborso del capitale più un interesse lordo annuo.

È definito anche lending-based crowdfunding e rappresenta una disintermediazione bancaria: il credito non passa per una banca, ma per piattaforme digitali che si occupano di raccogliere, valutare e gestire le operazioni.

In sintesi, la definizione di lending crowdfunding è quella di un mercato digitale dei prestiti, dove chi ha capitali in eccesso incontra chi ne ha bisogno, in un ecosistema trasparente e regolamentato.

Perché il Lending Crowdfunding sta rivoluzionando il credito

Il lending crowdfunding sta ridefinendo le regole del credito.
Da un lato, offre spesso ai risparmiatori rendimenti più alti rispetto ai conti deposito o ai titoli di Stato, in un contesto di tassi reali spesso bassi.
Dall’altro, consente a privati e imprese di accedere a capitali in modo più rapido, flessibile e digitale rispetto alle banche tradizionali.

Questa rivoluzione è resa possibile da tre fattori:

  1. Disintermediazione: le piattaforme riducono i costi di intermediazione finanziaria.
  2. Digitalizzazione: tutto il processo, dalla richiesta al rimborso, avviene online.
  3. Democratizzazione: chiunque può investire o richiedere un prestito, con importi minimi e trasparenza sui rischi.

Come Funziona il Lending Crowdfunding

Il funzionamento del lending crowdfunding si articola solitamente in un iter che può cambiare da piattaforma a piattaforma, ma che si potrebbe riassumere nel seguente processo generico:

  1. Registrazione: l’utente si iscrive a una piattaforma, completando la verifica dell’identità.
  2. Richiesta di prestito: il richiedente specifica importo, finalità e durata.
  3. Istruttoria: la piattaforma analizza il progetto presentato e svolge le verifiche sulla socirtà.
  4. Pubblicazione e raccolta: il progetto è reso visibile agli investitori, che possono decidere di finanziare tutto o parte del prestito.
  5. Erogazione e rimborso: una volta raggiunto l’obiettivo, il prestito viene erogato e rimborsato in rate mensili con interessi.

Tipologie di Lending Crowdfunding

Nel tempo, questo modello si è evoluto in diverse tipologie specializzate, pensate per rispondere alle esigenze di target e settori differenti.

Consumer Lending

Il Consumer Lending è la forma più conosciuta e accessibile di social lending.

Si tratta di prestiti tra privati destinati a esigenze personali: consolidamento di debiti, acquisto di beni durevoli, spese mediche, familiari o educative.

In questo modello, gli investitori finanziano direttamente persone fisiche che, attraverso la piattaforma, possono ottenere condizioni più flessibili rispetto a quelle offerte dalle banche.

Il vantaggio reciproco è chiaro: i richiedenti accedono a credito in tempi rapidi e con procedure semplificate, mentre gli investitori ottengono un rendimento stabile su prestiti di breve o medio termine.

Business Lending

Il Business Lending è rivolto alle PMI e microimprese che necessitano di liquidità per finanziare il capitale circolante, sostenere nuovi investimenti o favorire la crescita aziendale.

Questa formula consente alle imprese di accedere a fondi in modo più rapido e meno burocratico rispetto ai canali bancari tradizionali, mantenendo al contempo il controllo sui tempi e sulle condizioni del finanziamento.

Per gli investitori, rappresenta un’opportunità di sostenere l’economia reale e contribuire direttamente allo sviluppo di attività produttive locali, con rendimenti potenzialmente più elevati in cambio di un rischio proporzionato al tipo di progetto finanziato.

Invoice Trading

L’Invoice Trading è una variante del lending particolarmente utile per le imprese che hanno flussi di cassa irregolari o che devono gestire tempi lunghi di pagamento da parte dei clienti.

Attraverso le piattaforme specializzate, le aziende possono cedere crediti commerciali o fatture in attesa di incasso, ottenendo immediatamente la liquidità necessaria per sostenere le proprie attività.

Gli investitori acquistano tali crediti, ottenendo un rendimento alla scadenza, quando il debitore salda la fattura.

Si tratta di una soluzione sempre più diffusa nel mondo B2B, che migliora la gestione della tesoreria aziendale e riduce la dipendenza dal credito bancario.

Real Estate Lending

Il Real Estate Lending rappresenta la frontiera più dinamica del lending crowdfunding, in forte crescita negli ultimi anni.

Consiste nel finanziamento di progetti immobiliari — dalla ristrutturazione di edifici esistenti alla costruzione di nuove unità abitative o commerciali, fino alle operazioni di property flipping.

In questo caso, gli investitori partecipano al finanziamento di iniziative concrete e misurabili, spesso supportate da garanzie reali o da business plan dettagliati.

I rendimenti offerti sono in genere più elevati rispetto ad altre forme di lending, ma comportano anche un livello di rischio più alto, legato alla riuscita e ai tempi del progetto immobiliare.

Un ulteriore elemento di rilievo è la crescente attenzione ai criteri ESG (Environmental, Social and Governance). Sempre più sviluppatori immobiliari integrano valutazioni ambientali e sociali nei propri progetti, promuovendo edifici ad alta efficienza energetica, l’uso di materiali sostenibili e iniziative di rigenerazione urbana. Questo approccio non solo contribuisce alla sostenibilità del settore, ma aumenta anche la trasparenza e l’attrattività degli investimenti, in linea con le aspettative degli investitori più attenti all’impatto etico e ambientale delle proprie scelte finanziarie.

Il Lending Crowdfunding in Europa: Normativa e Mercato

Il lending crowdfunding in Italia è un mercato in forte crescita, sostenuto dalla regolamentazione e dall’interesse di investitori e PMI.
Nel 2024, secondo l’Osservatorio Crowdinvesting del Politecnico di Milano, la raccolta cumulata del lending ha superato 600 milioni di euro.

La Regolamentazione Italiana ed Europea

A livello europeo, il Regolamento UE 2020/1503 ha introdotto norme comuni per tutti i Paesi membri, garantendo maggiore tutela agli investitori e trasparenza operativa.

Le piattaforme devono rispettare regole su:

  • informativa precontrattuale,
  • procedure anti-riciclaggio (AML/KYC).

Differenza tra Lending Crowdfunding e Altri Investimenti

Il lending crowdfunding si distingue da altri strumenti finanziari perché combina rendimento e impatto diretto sull’economia reale.
Rispetto ai depositi bancari, non offre garanzia del capitale ma potrebbe generare rendimenti superiori.
Diversamente da obbligazioni o fondi comuni, è più flessibile e accessibile. Rispetto all’equity crowdfunding, non si partecipa al capitale di un’impresa, ma si diventa creditori, ricevendo rimborsi periodici.

Rendimenti e Rischi del Lending Crowdfunding

Il Lending Crowdfunding offre la possibilità di ottenere rendimenti interessanti, ma come ogni forma di investimento comporta anche una serie di rischi che è importante conoscere e gestire con consapevolezza.

I Rendimenti Attesi

I rendimenti medi si collocano generalmente intorno al 10% annuo lordo, a seconda della tipologia di progetto e del profilo di rischio associato.

Le piattaforme di lending mettono a disposizione degli investitori simulazioni trasparenti, schede di progetto dettagliate e statistiche sulle performance storiche, consentendo di valutare in modo oggettivo la potenzialità di rendimento.

I Rischi da Considerare

Come ogni investimento, anche il lending crowdfunding comporta alcune aree di rischio da valutare attentamente.

Il principale è il rischio di default, ossia la possibilità che il debitore non riesca a rimborsare il prestito.

A questo si aggiunge un certo grado di illiquidità, poiché i prestiti non sono normalmente cedibili prima della scadenza.

Esiste inoltre il rischio piattaforma, legato all’eventuale fallimento o cattiva gestione dell’intermediario che gestisce i flussi finanziari, e infine l’assenza di garanzia sui depositi, diversamente da quanto accade con i conti bancari tradizionali.

Per questi motivi, è fondamentale approcciare il lending con una strategia ben ponderata e informata.

Come Mitigare i Rischi

La gestione del rischio nel lending crowdfunding non passa solo dalla conoscenza, ma soprattutto da un comportamento prudente e diversificato.

Il primo passo è distribuire il capitale su più progetti e categorie di prestito, in modo da ridurre l’impatto di un eventuale default.
È consigliabile iniziare con importi contenuti, acquisendo familiarità con il funzionamento delle piattaforme e incrementando gradualmente l’esposizione nel tempo.

Un altro aspetto cruciale è la scelta della piattaforma: optare per operatori autorizzati da Consob o Banca d’Italia, con una comunicazione trasparente sui tassi di default.

Infine, è buona pratica monitorare periodicamente le statistiche pubblicate dalle piattaforme, per valutare l’andamento dei progetti e aggiornare la propria strategia d’investimento.

Con un approccio consapevole, la diversificazione e l’utilizzo di piattaforme affidabili, il lending crowdfunding può diventare una leva efficace di rendimento alternativo, in grado di coniugare opportunità economiche e impatto positivo sull’economia reale.

Vantaggi del Lending Crowdfunding

Il Lending Crowdfunding si sta affermando come una delle forme di finanza alternativa più interessanti per la sua capacità di mettere in contatto diretto investitori e Titolari di Progetto, eliminando molti degli intermediari tradizionali.

Questa disintermediazione porta benefici concreti a entrambe le parti: da un lato offre agli investitori rendimenti più elevati e un controllo diretto sulle proprie scelte, dall’altro consente a privati e imprese di accedere al credito in modo rapido, trasparente e digitale.

Per gli Investitori

Per chi investe, il lending crowdfunding rappresenta un modo innovativo per diversificare e partecipare attivamente all’economia reale.

I rendimenti offerti sono mediamente superiori a quelli dei conti deposito o dei titoli a basso rischio, con la possibilità di modulare il livello di esposizione in base al proprio profilo di rischio.

Le piattaforme offrono inoltre trasparenza, permettendo di scegliere in autonomia i progetti e i settori su cui puntare — dall’immobiliare alle PMI, dal green lending al sociale — e di monitorare in tempo reale l’andamento degli investimenti.

In questo modo, l’investitore diventa protagonista attivo delle proprie decisioni, con una visibilità e un controllo impensabili nella finanza tradizionale.

Per i Titolari di Progetto

Dal punto di vista di chi richiede il prestito, il lending crowdfunding offre un’alternativa snella e moderna rispetto al sistema bancario.
Privati, professionisti e imprese possono ottenere credito in tempi rapidi, attraverso un processo 100% digitale che riduce al minimo la burocrazia e accelera l’erogazione dei fondi.

I tassi applicati risultano spesso più competitivi rispetto a quelli delle banche, grazie ai costi di gestione inferiori delle piattaforme e alla logica peer-to-peer.
Un ulteriore vantaggio è la flessibilità nelle condizioni di finanziamento.

Questo approccio favorisce soprattutto le PMI e i professionisti che, pur avendo buone prospettive di crescita, incontrano difficoltà ad accedere ai canali tradizionali di credito.

Come Iniziare a Investire nel Lending Crowdfunding

Alcuni consigli per iniziare ad investire:

  1. Scegliere una piattaforma autorizzata da Consob (verificare iscrizione sul Registro Europeo).
  2. Registrarsi e completare la verifica KYC.
  3. Ricaricare il Wallet.
  4. Selezionare il progetto/i di interesse su cui voler investire.
  5. Monitorare i rendimenti.
  6. Considerare la fiscalità.

Prospettive Future e Trend

Il mercato del lending crowdfunding sta entrando in una fase di maturità.
Le tendenze emergenti includono:

  • Intelligenza artificiale per credit scoring predittivo.
  • Blockchain per la tracciabilità dei flussi e la sicurezza dei dati.
  • Green e impact lending, dedicato a progetti ambientali e sostenibili.
  • Open banking e integrazione tra piattaforme e banche digitali.

Nel medio termine, la convergenza tra fintech, dati e sostenibilità renderà il lending una componente stabile dei portafogli d’investimento alternativi europei.

FAQ

Cos’è il lending based crowdfunding?

È sinonimo di lending crowdfunding: un sistema di prestiti peer-to-peer in cui gli investitori finanziano direttamente privati o imprese tramite piattaforme digitali.

Qual è l’investimento minimo per progetti di lending crowdfunding su Ener2Crowd?

Su Ener2Crowd, il minimo di investimento è solitamente di 300 euro per singolo progetto. Per maggiori dettagli, è possibile sempre consultare la scheda progetto specifica.

Come vengono tassati i rendimenti del lending crowdfunding?

In base alla normativa vigente, le piattaforme di peer-to-peer lending non possono operare come sostituti d’imposta. Ciò significa che ogni investitore deve dichiarare autonomamente i proventi ottenuti dai prestiti sia che rimangano sul Wallet in piattaforma sia che vengano trasferiti sul proprio conto personale.

Ritenute fiscali applicate:

  • Investitori residenti in Italia:
    • In regime d’impresa → ritenuta d’acconto 0%
    • Non in regime d’impresa → ritenuta d’acconto 26%
  • Investitori non residenti in Italia:
    • In ogni caso → ritenuta a titolo definitivo del 26%

Dettagli più specifici devono essere approfonditi nella piattaforma su cui si investe. Si consiglia sempre la consultazione di un fiscalista di fiducia in quanto le piattaforme non svolgono questo ruolo.

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