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Finanza sostenibile: cos’è e come funziona

Finanza sostenibile: cos’è, come funziona e perché è diventata importante

Negli ultimi anni la finanza sostenibile è passata da tema specialistico a priorità globale. La crisi climatica, le disuguaglianze sociali e la crescente consapevolezza ambientale hanno spinto governi, investitori e cittadini a chiedere modelli economici più responsabili.

Secondo la Commissione Europea, i fondi che integrano criteri ESG hanno superato quelli tradizionali in termini di crescita e raccolta. Questo conferma che la sostenibilità è ormai un pilastro strutturale della finanza moderna, indispensabile per costruire un’economia più stabile e inclusiva.

Cos’è la finanza sostenibile

La finanza sostenibile integra, accanto ai criteri economici, anche fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle scelte di investimento e finanziamento. L’obiettivo è generare valore nel lungo periodo, riducendo l’impatto negativo sull’ambiente e sulla società e promuovendo una crescita sostenibile e responsabile.

Non si tratta di rinunciare al rendimento, ma di includere nuove variabili che misurano il contributo positivo degli investimenti allo sviluppo sostenibile.

Evoluzione: quando nasce e contesto normativo

La finanza sostenibile è il risultato di un lungo processo di maturazione economica, sociale e culturale. A partire dagli anni ’90, in un contesto globale sempre più sensibile ai cambiamenti climatici e alle disuguaglianze sociali, il mondo finanziario inizia a interrogarsi sul proprio ruolo nel sostenere modelli di sviluppo più equi e rispettosi dell’ambiente.

Le prime politiche ambientali internazionali, la crescente attenzione dell’opinione pubblica ai temi della responsabilità sociale d’impresa e le pressioni da parte di investitori istituzionali hanno progressivamente trasformato il concetto stesso di investimento, che da puramente economico è diventato anche etico e sostenibile.

Tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000 si afferma dunque una nuova visione: quella secondo cui il capitale può e deve essere indirizzato verso attività che generano non solo rendimento finanziario, ma anche valore ambientale e sociale.

Contesto normativo

Negli ultimi anni, la finanza sostenibile è stata sostenuta e rafforzata da un quadro normativo europeo e internazionale sempre più articolato, che ne ha consolidato il ruolo come leva strategica per la transizione ecologica.
 Tra i principali pilastri normativi figurano:

  • Il Green Deal Europeo, che fissa l’obiettivo ambizioso della neutralità climatica entro il 2050, ridefinendo le priorità di investimento pubblico e privato verso un’economia a basse emissioni.

     

  • La Tassonomia UE, che stabilisce criteri chiari per definire cosa può essere considerato “sostenibile”, fornendo una base comune per orientare le scelte di investitori e imprese.

     

  • Il Regolamento SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation), che introduce obblighi di trasparenza sugli impatti ambientali, sociali e di governance (ESG) dei prodotti finanziari, contrastando fenomeni di greenwashing.

     

  • Gli Accordi di Parigi e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs), che rappresentano il quadro di riferimento globale per il contrasto al cambiamento climatico e la promozione di un’economia inclusiva e resiliente.

     

Questi strumenti normativi hanno contribuito a rendere la finanza sostenibile una componente essenziale delle politiche economiche globali, promuovendo una maggiore responsabilità e orientando i flussi di capitale verso attività che supportano la transizione verde e digitale.

Il Piano d’Azione europeo sul finanziamento sostenibile

Un passaggio fondamentale nell’evoluzione della finanza sostenibile è rappresentato dal Piano d’Azione per la Finanza Sostenibile, adottato dalla Commissione Europea nel 2018.
Questo piano ha introdotto una strategia organica per reindirizzare i flussi di capitale verso attività sostenibili, integrare la sostenibilità nel sistema finanziario e promuovere la trasparenza nei mercati.

I suoi obiettivi principali sono tre:

  1. Promuovere investimenti compatibili con la transizione verde, facilitando l’accesso ai capitali per progetti a basso impatto ambientale.

     

  2. Integrare i rischi ambientali, sociali e di governance nei processi decisionali degli operatori finanziari.

     

  3. Favorire la trasparenza e la visione di lungo periodo, incoraggiando le imprese a comunicare in modo chiaro i propri impatti ESG.

Nel 2021, con la Renewed Sustainable Finance Strategy, la Commissione ha ulteriormente rafforzato questi principi, ampliando la tassonomia delle attività sostenibili e introducendo strumenti per contrastare il rischio di greenwashing, al fine di consolidare la fiducia degli investitori e accelerare la transizione verso un’economia a impatto positivo.

Il ruolo dei principi ESG nella finanza sostenibile

I fattori ESG (Environmental, Social, Governance) rappresentano la base della finanza sostenibile:

  • E – Environmental: valuta l’impatto ambientale di un’impresa (emissioni, risorse, rifiuti).
  • S – Social: misura l’attenzione verso persone, comunità e diritti.
  • G – Governance: riguarda trasparenza, etica, diversità e gestione del rischio.

Integrare i criteri ESG consente alle aziende di migliorare reputazione e solidità, e agli investitori di ridurre i rischi di lungo periodo.

Differenza tra finanza tradizionale e sostenibile

La finanza tradizionale mira alla massimizzazione del profitto nel breve periodo.
La finanza sostenibile amplia questo orizzonte, includendo nel calcolo del valore anche l’impatto ambientale e sociale delle attività finanziate.

In questo modo, gli investimenti sostenibili diventano strumenti per coniugare redditività e responsabilità, riducendo i rischi futuri e contribuendo a una crescita più equilibrata.

Vantaggi e opportunità

La finanza sostenibile rappresenta oggi non solo una scelta etica, ma anche una strategia di crescita competitiva per imprese, investitori e società nel suo complesso.

Integrare criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle decisioni economiche non significa rinunciare alla redditività, ma al contrario, costruire valore duraturo, riducendo i rischi e generando impatti positivi che si riflettono sul mercato e sulla collettività.

I benefici di questo approccio si manifestano su più livelli: aziendale, finanziario e sociale.

Benefici per le aziende

Per le imprese, l’adozione di pratiche sostenibili si traduce in un vantaggio competitivo tangibile.

Un’azienda attenta alla sostenibilità ambientale e alla responsabilità sociale tende a godere di una migliore reputazione sul mercato, consolidando la fiducia di clienti, partner e stakeholder.

Inoltre, sempre più istituti finanziari e fondi di investimento premiano le realtà che rispettano criteri ESG, offrendo condizioni di credito più favorevoli o un accesso agevolato ai capitali.

L’impegno nella sostenibilità diventa così una leva per attrarre talenti, innovare i processi produttivi e posizionarsi come attore credibile nella transizione ecologica e digitale.

Benefici per gli investitori

Dal punto di vista degli investitori, la finanza sostenibile offre un equilibrio tra rendimento economico e responsabilità sociale.

Numerosi studi dimostrano che i portafogli costruiti su criteri ESG tendono a essere più stabili e resilienti nel lungo periodo, poiché meno esposti ai rischi derivanti da scandali reputazionali, danni ambientali o instabilità normative.

Investire in aziende sostenibili significa, quindi, ridurre i rischi sistemici e al tempo stesso contribuire a un modello economico più equilibrato, capace di resistere meglio alle crisi globali.

Si tratta di una nuova forma di investimento “intelligente”, che combina la ricerca del rendimento con una visione di impatto positivo e di lungo termine.

Benefici per la società

Infine, i vantaggi della finanza sostenibile si estendono all’intera collettività.

Canalizzando risorse verso progetti che promuovono l’occupazione, la riduzione delle disuguaglianze e la tutela dell’ambiente, essa contribuisce concretamente al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) fissati dalle Nazioni Unite.

Dalle infrastrutture verdi all’energia rinnovabile, dalle iniziative per l’inclusione sociale ai programmi di educazione finanziaria, la finanza sostenibile sostiene una trasformazione profonda dei modelli economici e produttivi, ponendo le basi per una crescita equa, innovativa e rispettosa del pianeta.

Come investire nella finanza sostenibile? Gli strumenti finanziari

Tra gli strumenti di finanza sostenibile più diffusi figurano:

  • Green bond: per finanziare progetti ambientali.
  • Social bond: per iniziative sociali.
  • Sustainability-linked loans: prestiti legati a obiettivi ESG.
  • Fondi ESG e ETF sostenibili: accessibili anche ai piccoli risparmiatori.
  • Crowdfunding verticale: piattaforme come Ener2Crowd

Rischi

Nonostante le opportunità, il settore presenta rischi legati al greenwashing e alla mancanza di standard comuni.
Per questo è importante basarsi su strumenti certificati e trasparenti, che rispettino la tassonomia UE e le regole SFDR.

Prospettive future

Il futuro della finanza sostenibile sarà determinato da:

  • Innovazione tecnologica e fintech, che renderanno più efficiente la raccolta e l’analisi dei dati ESG.
  • Blockchain, per garantire tracciabilità e trasparenza.
  • Nuove generazioni, sempre più attente all’impatto ambientale dei propri investimenti.

La tendenza è verso una finanza sempre più integrata con la sostenibilità, in cui trasparenza e impatto positivo diventeranno criteri di valutazione centrali.

FAQ sulla finanza sostenibile

Cosa influisce sulla finanza sostenibile?

Le regolamentazioni europee, la pressione dei consumatori, la qualità della governance e i rischi climatici sono i principali fattori che ne determinano lo sviluppo.

Cosa influisce sulla redditività della finanza sostenibile?

La redditività dipende dalla capacità delle imprese di integrare i rischi ESG e adattarsi alla transizione verde, mantenendo competitività e reputazione.

La finanza sostenibile è meno redditizia della finanza tradizionale?

No, numerosi studi mostrano che nel lungo periodo le performance degli investimenti sostenibili sono uguali o superiori a quelle tradizionali.

Qual è la differenza tra finanza etica, sostenibile e responsabile?

La finanza etica si concentra sui valori morali, la finanza sostenibile sui criteri ESG, la finanza responsabile unisce rendimento e impatto sociale.

Come si può investire in modo sostenibile come piccolo risparmiatore?

Attraverso fondi ESG, ETF sostenibili, green bond retail o il crowdfunding, verificando sempre trasparenza e conformità agli standard UE.

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